C'è chi dimagrisce con al dieta Atkins, chi semplicemente elimina carboidrati e zuccheri, chi ancora non ne viene a capo, per quanti sacrifici faccia. Insomma, sembra che litigare con la bilancia richieda strategie da inventare volta per volta. Di sicuro, per calare di peso non esiste una formula unica e valida per tutti e in ogni circostanza: l'ultima risposta, la più aggiornata scientificamente e quella su cui gli esperti puntano sempre più spesso, si chiama "nutrigenetica" e chiama in causa il DNA. Solo la conoscenza della nostra struttura genetica sembra infatti in grado "scovare" il regime alimentare più adatto a farci bruciare quegli odiosi chili di troppo.
La nutrigenetica è la disciplina che si occupa di identificare le variazioni genetiche nell’uomo in grado di causare differenze nella risposta alle molecole introdotte con la dieta. Il suo obiettivo è valutare i rischi e i benefici per l’individuo nell'inserire determinate componenti nella dieta. In termini pratici, con la nutrigenetica è possibile sviluppare uno schema di nutrizione personalizzato e adatto alla costituzione singola dell’individuo. Questa disciplina è stata oggetto di un convegno di studio a Firenze, promosso dall'Ainuc, l'Accademia Internazionale di Nutrizione Clinica. Come spiega l'associazione, oggi è possibile, grazie ad alcuni semplici test sul DNA,scoprire peculiarità genetiche sensibili alle variabili ambientali, a cominciare dalla dieta e dal nostro stile di vita, e che hanno una rilevanza in positivo o in negativo sulla qualità della nostra vita. Insomma, se conosciamo meglio l'effetto che le sostanze nutrienti che ingeriamo hanno sulla nostra particolare costituzione genetica, possiamo esercitare un controllo più efficace sulla qualità e sulle aspettative di vita.
Ad esempio, un'equipe di medici internazionali ha selezionato un gruppo di geni che determinano il modo in cui un individuo reagisce a certi nutrienti essenziali. "In questo modo - spiega il presidente dell'Ainuc, Carmelo Rizzo - è possibile pensare ad una dieta su misura per la persona, decidendo in base al suo genotipo la qualità e quantità giornaliera dei nutrienti necessari al suo organismo, ed indicando le quantità minime e quelle massime per ottenere i massimi benefici".
Insomma, per ogni individuo si possono elaborare consigli dietetici basati sulla genetica della persona e inseriti nel "Personal NutriGene Report", frutto di comprovati studi scientifici, condotti in laboratori di varie parti del mondo, i cui risultati sono stati pubblicati da riviste internazionali.
"I geni - spiega Rizzo - modificano i nostri bisogni nutrizionali ed il Sistema NutriGene determina quali sono le necessità caratteristiche di ciascuno. Un semplice test genetico rivela le variazioni presenti in venti geni rilevanti per la nutrizione. I risultati vengono poi convertiti in un programma alimentare studiato apposta per i bisogni dell'individuo". In base a queste indicazioni diventa possibile creare una dieta assolutamente su misura e stabilire quali sono i livelli ottimali di molti componenti essenziali alla nostra salute, come l'acido folico ed altre vitamine e minerali. Potremo sapere anche quali sono i limiti da non superare per una serie di altri componenti alimentari, come i grassi saturi, la caffeina, il sale, per mantenerci in buona salute.
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